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6 mesi...andando oltre i limiti


6 mesi di Hector! Questa volta a Messina, ma insieme allo zietto Marco, rientrato con noi per godersi un po' di vacanze al mare.


Il sesto mese è cominciato a Milano, passando gli ultimi giorni con zia Irene, andando al suo primo museo (Fondazione Prada), guardandosi intorno curioso e ovviamente allattando anche lì.


Durante questo mese ha partecipato al suo primo compleanno di bimbi, festeggiato con Alessandro per il suo primo anno, il suo primo matrimonio in Piemonte, entrambe le prime occasioni in cui abbiamo fatto più tardi del solito...


Questo infatti è stato soprattuto il mese dello spingersi pian piano oltre i limiti, i suoi, i miei.

Provando cose nuove, provando ad allungare le giornate, ad aumentare le occasioni di confusione e gente/luoghi nuovi.

Perchè ora? Perchè era il momento giusto. Non in assoluto, ma per noi.

Perchè nonostante faccia bene uscire dalla zona di comfort, nonostante tutto il positive speech sullo spingersi oltre i limiti, sul non dover stare a casa, sul dover pensare a se stessi, realisticamente parlando, si deve avere tanta energia extra per farlo e soprattutto le persone giuste accanto e molto supporto pratico.

Realisticamente parlando, è un vero lusso avere tutto ciò, realisticamente parlando sarà dura, si dovrà calmare un bambino inizialmente sovrastimolato e stanco e trasmettergli calma trovando la forza di sperimentare metodi alternativi alla classica nanna sul letto di casa, con poco rumore e poca luce.


Pian piano ci siamo adattati, grazie al cambio necessario con mia mamma, per poter riposare, mangiare o bere e siamo riusciti in poco tempo a farlo divertire con giornate sempre più lunghe, visitando posti nuovi con interesse invece che paura e diffidenza, come la bellissima Valle d'Aosta e il suo primo parco Acquatico a Monza.


Il suo primo bagno a mare non ha goduto della stessa fortuna! Il mannele al mare preferisce la piscina, anche se sono convinta che i suoi nonni sistemeranno anche questa!


Altri aerei Catania-Milano e viceversa, tutti sempre più sveglio e contento, con l'aggiunta di molte smorfie ai vicini di posto per accattivarci le attenzioni di tutti.


I gridolini sono tornati alla riscossa, testando ogni ottava e attirando l'attenzione quando ci allontaniamo o quando facciamo qualcosa che lo diverte. In aereo hanno raggiunto un record di durata: 2 ore di viaggio così.


All'aereo di ritorno per la Sicilia imputiamo la sua prima febbre non causata da vaccino! Niente di serio e passata dopo 2 giorni.


Si scopre il mondo usando le mani, ma in questo mese i piedi partecipano attivamente! Sono usate proprio come altre due mani in più e si usano per grattare, stuzzicare, calciare e passarsi i giochini alla bocca! Una vera scimmietta pronta per il Brazilian Jiu Jitsu.


La scoperta del mondo ha toccato anche la natura, grazie ai parchi di Milano e i prati da annusare, con l'erba da passare tra le dita e ovviamente in bocca.


Posizione gattonamento ormai raggiunta facilmente, ma il solo movimento che ne segue è un salto sul posto! Posizione da seduto invece non ci interessa ancora se non per mangiare.


E a proposito di mangiare, si continua così, mangiando e assaggiando sempre più volentieri, a pezzetti sempre più grandi e con gusti sempre più marcati. Al nostro bimbo piace mangiare speziato!


Hector passa più tempo a giocare di sguardi, rotola e raggiunge mamma o papà sul letto, passando da uno all'altro in base alla sua voglia di coccole e giochi. Riconosce già i nonni durante le videochiamate e sorride subito (provandoli a mangiare). Il mese iniziato con il fare lo struzzo (nascondendo la testa sotto il mio braccio di fronte agli estranei) è finito con un lasciarsi o lanciarsi sugli estranei che più gli piacciono, quelli calmi e sorridenti.


E' stato un mese di scelte importanti per il futuro, di compromessi e di chiarimenti, principalmente con me stessa. Di andare oltre i limiti, ma capire quando questi limiti sono salutari e bisogna rientrarci all'interno. Rispolverare il passato a volte serve per migliorare il futuro, dicendo a voce alta cose sepolte e non dette neanche a noi stessi.

L'essere mamma, di Ida e poi di Hector, ha arricchito il mio essere donna di una sicurezza in più nel poter contare sulle mie forze e capacità, indipendentemente da tutto il resto del mondo.


Il futuro, focalizzando le energie nei posti giusti al tempo giusto, aprirà le varie porte per me come donna, come mamma, come atleta... riconoscere quando andare oltre i limiti e quando rientrare è quello che insegnerò ai miei figli.




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