di Alberto Pellai
Una storia per aiutare i bambini ad affrontare la perdita di una persona cara
Il libro che recensirò oggi per voi è un libro speciale, da leggere insieme ai bambini per affrontare un tema molto complicato e spesso un tabù anche nel mondo degli adulti: la morte.
Il libro 'Io dopo di te' di Alberto Pellai fa parte della collana Parlami del Cuore della Erickson Editore, che attraverso delle fiabe e con l'aiuto dei CD audio allegati a ogni libro, aiutano bambini e genitori a riflettere e affrontare le grandi sfide, emozioni della quotidianità e della vita
Perchè parlare di morte ai bambini
« La scoperta della morte come fatto incontrovertibile della vita è per tutti i bambini una tappa evolutiva da affrontare per un sano e pieno sviluppo di sé. [...] Accettare questo dato di fatto sconcertante è un apprendimento importante e tutti i bambini hanno in sé le risorse per farlo. »
Inevitabilmente ci ritroveremo da genitori o educatori ad affrontare con un bambino il dialogo sulla morte. La scomparsa di una persona cara, di un animale, la morte di un personaggio in TV, ma anche eventi non direttamente collegati alla morte, come la perdita del peluche preferito, o qualsiasi evento che includa un 'per sempre immodificabile' spingono i bambini a riflettere sulla vulnerabilità, propria e degli altri e sulla morte.
Le domande a riguardo che ci pongono i bambini sono domande importanti, da cui non possiamo scappare per il loro bene. Rischiamo altrimenti di lasciarli soli nel momento in cui hanno più bisogno di noi, di essere tenuti per mano e accompagnati nel conoscere e affrontare realtà complesse che fanno parte della vita.
Come parlare di morte ai bambini
E' importante saper rispondere alle loro domande in maniera adeguata alla loro età e alla loro curiosità, riuscendo a incoraggiare il dialogo, far capire che la morte non ferma la vita, che chi muore non ci porta con lui, dando un nome a tutte quelle emozioni contrastanti che ne scaturiscono, proponendo delle idee per una elaborazione creativa del lutto adeguata all'età, dimostrando che nonostante la morte sia inevitabile e una fase del ciclo della vita, è possibile mantenere un rapporto di amore e memoria con le persone care, è possibile nonostante tutto guardare al domani con fiducia e speranza.
Come fare tutto questo?
Partendo dalla verità, chiamando la morte col suo nome ed evitando così di confondere il bambino con frasi come 'si è addormentato per sempre'. Ma anche usando storie, metafore, immagini, con cui i piccoli hanno molta familiarità.
Accettare tutte le emozioni, nostre e di nostro figlio, incluse sofferenza, dispiacere, tristezza e dolore. Dopo averle accettate è nostro compito insegnare ai bambini a riconoscerle, dargli un nome, accettarle e condividerle.
Parlare di morte in maniera adeguata all'età. A 3 anni il bambino non capisce l'irreversibilità della morte e le sue cause. A 4-6 anni capisce la sua universalità e irreversibilità, ma ha ancora confusione sulle possibili cause di morte pensando ad esempio che possano essere causate da una volontà cattiva o una magia. A 6-9 anni il bambino ha sviluppato completamente le capacità per comprendere le sfaccettature del concetto di morte e capisce di essere incluso nell'universalità che la morte colpisce. Le domande poste saranno infatti diverse in base all'età, maturità e personalità del bambino. Rispondiamo quindi sempre con la verità evitando però di sovraccaricare il bambino con informazioni non richieste.
E' importante dare l'occasione al bambino di creare un legame con la persona cara anche dopo la morte, viva attraverso il ricordo. Salutarla, ricordarla partecipando a funerale, visite al cimitero, ma anche in maniera creativa con un disegno, un oggetto sono aspetti fondamentali dell'elaborazione del lutto.
Pensandoci in anticipo. Le opportunità di accompagnare al dialogo sulla morte sono tante e nel quotidiano si trovano vari spunti per parlarne senza l'impatto emotivo della morte di una persona cara: La natura col ciclo delle stagioni; la storia del mondo, della propria famiglia, dell'universo; le fiabe e libri
« II miglior antidoto per la paura della morte è poterne parlare, fare domande, esprimere ciò che ci terrorizza, piangere per poi riuscire a mettere tutto nel cassetto del cuore e ripartire »
Questo libro può essere lo strumento adatto, il ponte tra realtà e fantasia, per parlare di morte ai bambini dai 6-7 anni in sù.
In questa fase i bambini percepiscono il dolore in tutto il suo spessore, confrontandosi con la morte con pensieri razionali e metafisici. Il libro infatti includerà la sfera metafisica, senza però dirigersi verso un credo religioso, quindi rendendo il libro adatto a tutti.
La storia parla di Pietro e del suo bisnonno Nicola.
Purtroppo quest'ultimo è in ospedale gravemente malato e non potrà trascorrere il Natale con lui come d'abitudine.
Nonostante una lettera a Babbo Natale chiedendo di poter avere il nonno con loro, bisnonno Nicola non potè partecipare al loro pranzo di Natale. Ricevette però un regalo dal nonno ancora più prezioso: l'ultima delle sue storie.
E' la storia di una goccia, che attraverserà, insieme a vari personaggi che incontrerà, le quattro stagioni della vita, con tutta la loro bellezza.
La storia nella storia aiuterà Pietro a capire l'irrimediabilità e particolare bellezza di ogni stagione della vita.
La storia riuscirà inoltre a instaurare una connessione del cuore con il bisnonno, un rapporto di memoria che evolverà dalla tristezza ad una nostalgia dolce.
Nel libro inoltre Pietro suggerisce spunti di elaborazione creativa del lutto, creando una poesia speciale per il nonno, che diventerà poi una canzone e infine un saluto al nonno legato al filo dell'aquilone.
Il libro è accompagnato da un CD audio che contiene delle canzoni specifiche per i vari capitoli (traccia 1; 3-7).
La traccia 2 invece è la lettura della favola Io dopo di te a opera di Betta Cucci.
La traccia 8 contiene il commento dell'autore Alberto Pellai per i genitori, offrendo spunti di riflessione e rielaborazione.
Altri libri che aiutano a parlare di morte ai bambini
Perché non ci sei più? (per i genitori)
Dialoghi con i bambini sulla morte (per i genitori)
Aiutare i bambini... a superare lutti e perdite (per i genitori)
Nella stessa collana:
Ricciocapriccio e Bettaperfetta ( capricci, piangere, ridere e consapevolezza delle emozioni)
Scarpe verdi di invidia ( per dare un calcio al bullismo )
Gustavo senza coccole ( per imparare ad amare e a sentirsi amati )
Il mio cuore è un puré di fragole ( per tutti i bambini che a volte si sentrono trisiti perché credono di non essere amati )
Voglio essere il numero 2 ( partecipare è meglio che vincere a tutti i costi )
Il domatore del vento ( Conoscere e superare le paure )
Si va a scuola ( Prepararsi ai primi giorni in classe )
Il tesoro di risolina ( il valore della diversità )
Ringrazio ancora la Erickson Editore per la possibilità di recensire questo utilissimo libro.
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