Pedagogia e psicomotricità all'aperto in due libri Erickson
Avete mai sentito parlare delle scuole nel bosco?
Esistono scuole in tutta Europa dai 0 ai 6 anni dove i bambini hanno il diritto di sporcarsi, il diritto di correre, arrampicarsi, dove il tempo è scandito dal movimento delle stagioni, quello degli insetti e degli animali...
Non è una favola che esiste soltanto nel resto d'Europa. Anche in Italia gli asili nei boschi stanno prendendo piede.
🌳In che cosa consiste la scuola nel bosco e la sua pedagogia?
Fare scuola nel bosco non significa spiegare come funziona la natura ma accompagnare i piccoli affinché scoprano i segreti della natura e in mezzo alla natura sviluppino le proprie competenze
Esistono due forme di scuola nel bosco:
La scuola nel bosco classica è il modello più diffuso in Germania. “In generale i bambini frequentano questa scuola cinque giorni a settimana per alcune ore al mattino. La peculiarità di queste scuole è che non hanno un edificio vero e proprio, alcuni hanno dei semplici capanni o un rifugio chiamato «Bauwagen» ossia un «vagone da cantiere», utile per mettere al coperto i vari oggetti e i vestiti di cambio e per ripararsi in caso di temporali forti e grandinate".
La scuola nel bosco integrata è un modello invece molto diffuso in Danimarca. Si tratta di scuole dell’infanzia a tempo pieno, dotate di edifici e stanze proprie, che prevedono attività nel bosco tutte le mattine. In queste scuole i bambini trascorrono la mattinata nel bosco e il pomeriggio nell’edificio o nelle aule della scuola.
Accanto a questi due modelli di scuola nel bosco si trovano oggi altre forme nate con l’obiettivo di integrare il bosco nella quotidianità delle scuole dell’infanzia. Per esempio le settimane con progetti nel bosco o le giornate regolari e sistematiche di bosco.
Anche molte scuole primarie hanno saputo cogliere le opportunità pedagogiche e didattiche dell’esperienza in natura, tanto che si è costituita la rete nazionale di Scuole pubbliche all’aperto, che si propone di considerare il fuori importante almeno quanto il dentro". Rete che coinvolge diverse scuole primarie, con l'obiettivo di sostenerle nello sperimentare un nuovo modo di intendere la didattica e l’insegnamento, nel valorizzare l'educazione in natura come opportunità di crescita e apprendimento.
La pedagogia del bosco
Anche se ciascuna scuola nel bosco è diversa dall’altra e non esiste un modello definito, queste sono considerate alcuni punti nodali della pedagogia del bosco:
– salute e motricità “Il movimento è fondamentale per lo sviluppo dell’identità e la crescita del bambino, è un bisogno primario e in nessun’altra fase della vita è tanto marcato come nell’infanzia. E il bosco offre una varietà di stimoli e sfide naturali attraverso i quali i bambini imparano a prendere consapevolezza del loro corpo e della loro forza (anche solo grazie alla diversità del terreno…).
– vivere il ritmo delle stagioni e i fenomeni naturali Vivendo costantemente in spazi aperti, il bambino apprende in modo spontaneo e naturale (e non solo attraverso i libri) il cambiamento delle stagioni, le diverse caratteristiche di primavera, estate, autunno e inverno
– attivazione della percezione sensoriale attraverso l’esperienza Il bosco e la natura invitano a esplorare attraverso un approccio multisensoriale: i bambini possono toccare, odorare, sentire, osservare la natura, gli animali e le loro tracce, le piante...
– apprendimento globale e gioco libero Per i bambini il gioco è l’attività principale della giornata attraverso cui conoscono il mondo, costruiscono relazioni con altri, si mettono alla prova divertendosi e rapportandosi con rispetto verso la natura e gli altri.
– educazione ambientale Nel bosco i bambini apprendono il loro essere parte di un sistema globale nel quale tutti gli esseri viventi e non viventi s’influenzano reciprocamente. Per la pedagogia del bosco è di fondamentale importanza sensibilizzare i bambini a questi legami ecologici per educare a un comportamento rispettoso dell’ambiente
– possibilità di conoscere e apprendere i limiti della propria corporeità, promuovere l’autostima e l’autonomia I bambini, mettendosi alla prova fisicamente, arrivano a conoscere i propri limiti. Ogni successo rinforza la loro autostima e dà loro la possibilità di valutare meglio le proprie capacità.
– sperimentare lo scorrere del tempo e il silenzio Il bosco non ha la struttura di una stanza e, trattandosi di un ambiente naturale, è soggetto al continuo cambiamento. Tutte le attività si svolgono tra i suoni della natura e seguendo il fluire del tempo che la stessa attività - non strutturata - richiede. Un tempo lento.
– apprezzamento della convivenza e promozione dell’atteggiamento sociale In natura per risolvere le difficoltà i bambini hanno bisogno dell’aiuto dei pari, formano così spontaneamente gruppi di «lavoro» e si affiancano reciprocamente.
🌳Dove nasce e come arriva in tutta Europa?
La prima scuola dell'infanzia nel bosco nasce in Danimarca negli anni '50, grazie all'iniziativa di una mamma attenta ad osservare i benefici del gioco spontaneo in natura e della curiosità crescente dei suoi figli che giocavano nel bosco vicino casa. Unita insieme ad altri genitori entusiasti crearono il primo modello di scuola nel bosco che diede il via a una nuova corrente pedagogica.
In Svezia lo stare in natura è già da sempre culturalmente integrato nella vita di ogni giorno e le scuole nel bosco vengono denominate 'con il buono e cattivo tempo' proprio a significare l'importanza dello stare all'aria aperta in qualsiasi condizione meteorologica.
In Norvegia l'educazione in natura fin dalla prima infanzia assume invece il compito di riavvincinare l'uomo all'ambiente, ma soprattutto all'ambiente inteso come terra degli antenati e degli antichi valori da preservare.
In Germania il movimento nasce da una mamma e si espande velocemente in tutto il paese, con nuovi modelli pedagogici più elaborati e con la sperimentazione in diversi ambienti naturali (mare, parchi...)
In Italia, ma anche Austria e Svizzera l'esperienza dell'asilo nel bosco è in crescita e sviluppo, nonostante non abbiano una specifica normativa di riferimento.
🌳Quali sono i benefici dell'educazione all'aperto?
incoraggiare un atteggiamento sociale positivo verso l’altro;
attuare l’educazione ambientale (rispetto, consapevolezza e relazione responsabile con l’ambiente, gli animali e le piante);
promuovere l’autostima;
incoraggiare l’autonomia del bambino;
sollecitare la creatività, la fantasia, l’interesse, il coraggio e la curiosità;
vivere l’ambiente in maniera totale;
considerare i bisogni naturali dei bambini e rispettarli
promuovere la salute fisica (incentivare la motricità; rinforzare l’apparato locomotore, il sistema immunitario e la psicomotricità);
trasmettere gioia per la vita;
preparare alla responsabilità diretta (bambini/e sono responsabili del proprio comportamento).
🌳Due libri consigliati per la scoperta dell'educazione in natura:
'Educare in natura. Strumenti psicomotori per l'educazione all'aperto' Lucia Carpi
Di cosa parla il libro
Il libro permette di 'indossare' degli occhiali psicomotori, che permettono di leggere i bisogni naturali dei bambini e sapere rispondere a quei bisogni valorizzando corpo e mente, l'originalità di ogni bambino e la sua relazione con l'ambiente naturale.
Non è un libro che parla esclusivamente di educazione all'aperto intesa come scuola a tutti gli effetti, ma invece è un libro che sottolinea i vantaggi di una relazione intima con l'ambiente naturale a partire dall'infanzia.
Il libro si concentra molto sui bisogni dei bambini e il ruolo di educatori e genitori (ed i loro diritti!) nell'interpretarli, co-strutturarli con consapevolezza, piacere e naturalezza.
Concetti importanti di psicomotricità sono esplorati in maniera approfondita, ma semplice abbastanza per essere assorbiti anche da persone non del settore.
La relazione educativa genitore-bambino viene riscoperta alla luce dei bisogni naturali del bambino approfonditi nei primi capitoli del libro, lasciando ai genitori-educatori semplici concetti base per affrontare il mondo emozionale del bambino.
Nel capitolo 6, vengono riportate 5 esperienze di educazione in natura con un approccio psicomotorio, mentre negli ultimi capitoli, l'autrice suggerisce come applicare l'educazione in natura con lenti psicomotorie nell'ambito di scuole pubbliche o eventi in natura.
Perchè lo consiglio
E' un libro che consiglio vivamente a ogni genitore. E' stato veramente illuminante nel mostrarmi i veri bisogni dei bambini e cosa c'è dietro un loro comportamento sbagliato, cosa significa veramente giocare e l'importanza del 'giocare bene'. La psicomotricità applicata all'educazione a contatto con la natura sono elementi necessari, scoperti con stupore, per la crescita olistica di un bambino.
Consigliatissimo anche a qualsiasi educatore che voglia riuscire a interpretare i bisogni dei bambini e il suo ruolo educativo nell'aiutarli ad essere unici, liberi e sicuri.
'La scuola nel bosco. Pedagogia, didattica e natura' Michela Schenetti, Irene Salvaterra e Benedetta Rossini
Di cosa parla il libro
Questo libro racchiude la storia dell'educazione nel bosco, la sua nascita, la sua espansione in Europa, i suoi obiettivi e i suoi urgenti benefici per i bambini (oggi) e adulti di un domani.
La pedagogia nel bosco viene spiegata approfonditamente tramite l'esempio pratico italiano del progetto didattico della fondazione Villa Ghigi (Bologna) <La scuola nel bosco>.
Il libro esplora gli inizi di questo progetto, gli errori e osservazioni da cui il progetto si è mosso per migliorare l'esperienza di scuola nel bosco, i dubbi di educatori e genitori, le risposte che arrivavano tramite la collaborazione di vari professionisti e tramite l'osservazione diretta dei bambini e dei loro bisogni.
Le autrici approfondiscono anche l'importanza di una predisposizione, ma anche di una formazione specifica per gli educatori in natura, il rapporto con i genitori e la collaborazione educatori-genitori.
Perchè lo consiglio
Lo consiglio a tutti i genitori che vorrebbero avvicinarsi all'educazione nel bosco, ma non sanno da dove iniziare. Con l'aiuto di questo libro potranno scoprire non solo la pedagogia di base del progetto di scuola all'aperto, ma anche esempi pratici e veri di giornate tipo di una scuola nel bosco.
E' anche consigliata la lettura a tutti gli educatori che vorrebbero lavorare in un contesto di educazione all'aperto, per capire le problematiche e come sono state risolte nell'esempio pratico di Bologna in un contesto di collaborazione tra professionisti.
🌳Link utili per informazioni aggiornate sugli asili nel bosco in Italia:
Ringrazio ancora una volta la casa editrice Erickson per l'opportunità di poter recensire questi due meravigliosi libri
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