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Primo mese di Hector: cosa pensavo e cosa invece...



Oggi il mio tesoro compie un mese ed è bello riuscire a fermare un po' il tempo imprimendo a parole quache ricordo che adesso è nitido nella mia memoria, ma forse un domani...Ci sono tante cose di questo mese che mi hanno sorpresa, del mio bimbo, di me stessa e dell'essere mamma.


Del suo parto...cosa non mi sarei mai immaginata


Un'immagine che ho impressa nella testa è il momento in cui l'ho visto per la prima volta.

Un bambino così diverso da come me l'ero immaginato! Dalle manine così grandi, dai capelli scuri e così...pesante!!! Un bimbo nato con l'amore per mangiare, subito al seno per 1 ora intera e se non al seno, si ciucciava anche il labbro superiore!


Ho provato a immaginare il momento del nostro incontro per tutta la gravidanza e pensavo avrei pianto e che magicamente avrei riconosciuto in quel bimbo, da subito, mio figlio.

Il bonding invece si è costruito pian piano tra di noi, per quanto sapessi che per quel bimbo a me nuovo e sconosciuto avrei dato la mia vita immediatamente.


Dei primi giorni in ospedale... cosa non mi sarei mai immaginata


Hector ha passato la prima notte costantemente al seno e quindi sul mio letto! Non mi sarei mai immaginata quanto fosse difficile rispettare la regola del non co-sleeping (e difatti non l'abbiamo rispettata!). Il bimbo ha dormito poco e niente nel suo lettino. Anche se abbiamo preso le giuste precauzioni (e tutt'ora le prendiamo), abbiamo infranto le prime regole e per me ed il mio perfezionismo è stato uno shock.


Non mi sarei mai immaginata che Hector potesse essere così bravo e tranquillo. Da subito ha si è attaccato al seno con facilità ed è sempre stato un bimbo molto calmo e paziente.


Le dimissioni sono state una gioia immensa, finalmente tornare a casa, noi tre, sulla macchina dei nonni, ma portati a casa da papà Jonas, fiero e un po' agitato.


Dei primi giorni a casa... cosa non mi sarei mai immaginata


Non avrei mai immaginato di avere il coraggio di prendere la metro e portare il bimbo in fascia fino al centro di Milano per andare a registrarlo al comune, il giorno dopo delle dimissioni!!!

Per fortuna Hector è stato bravissimo e ha adorato la fascia e dormito tutto il tempo! E' stato anche il nostro primo allattamento in pubblico!


Non avrei mai immaginato Jonas così dolce e premuroso col piccolo. Mi sono innamorata ancora e ancora del mio uomo, vedendolo padre, fiero e innamorato di Hector. Sentirlo parlare al piccolo, vederli dormire insieme, abbracciati sul divano ascoltando della musica... il mio cuore potrebbe esplodere!


Non avrei mai immaginato che la prima favoletta letta ad Hector l'avrebbe letta proprio Jonas!!! Tradotta in simultanea dall'italiano al francese.


Non avrei immaginato mai il dolore e l'agitazione che un semplice pianto del bambino può scatenare dentro il cuore di una mamma! Un cambio troppo lento, fastidi vari, cose normali ma che invece mi hanno fatta reagire e stressare in maniera esagerata!


Non pensavo che sarei stata sulle difensive inizialmente anche dagli sguardi di mia madre e mio padre, come se dovessi provare anche a loro di essere abbastanza e una 'brava mamma'. Questa competizione tutta nella mia testa per fortuna è andata via dopo i primi giorni di ormoni pazzi insieme a qualche pianto!


Non pensavo si potesse essere gelosi anche di un oggetto, nel mio caso il ciuccio!!! Super contraria ho ceduto anche a questa, ma con un'enorme gelosia iniziale. Mi sostituirà, preferirà il ciuccio al seno? Domande stupide a cui Hector risponde con l'amore assoluto per la tetta!


Non pensavo avrei mai potuto avere così tanto timore di un ombelico. Una banale infezione al cordone per me era diventata un grandissimo problema e il motivo che mi autorizzava a sentirmi una 'madre di merda'. Ogni volta che aprivo i pannolini per cambiarlo avevo paura di trovare l'infezione peggiorata. Per fortuna dopo tanti giorni e tante garzine sterili asciutte l'ombelico sembrerebbe essere completamente guarito! Non nascondo che però guardo ancora quell'ombelico con timore come se potesse nascondere una terribile minaccia da un momento all'altro!


Non pensavo che l'utilizzo dei pannolini lavabili sarebbe stato così semplice, le pieghe, la chiusura, il lavaggio! Con una buona organizzazione (e un bimbo molto paziente), sbagliando qualche volta e imparando dagli errori, ce la stiamo facendo alla grande! Immagine impressa nella testa però è la nostra prima volta, quando il pannolino sembrava più grande di Hector che non riusciva neanche a piegare le gambe!!!!


Non pensavo avrei allattato in così tante non-posizioni! Ne conoscevo tante grazie agli studi in ostetricia, avevo già il cuscino allattamento e tante aspettative... e invece la naturalezza dei nostri corpi ha battuto ogni posizione standard! Allatto Hector in ogni posizione, la sua preferita è qualsiasi posizione nella quale lui può sistemarsi verticalmente come i cagnolini che mangiano dalla mamma!


Non pensavo avrei odiato così tanto i pareri degli altri su mio figlio o su cosa avrei dovuto fare con mio figlio, i consigli presuntuosi (e non richiesti) che arrivano dagli altri...


Non pensavo avremmo mai dovuto smuovere il mondo per ottenere un documento di viaggio per il bambino. Tra Messina, Milano, carta d'identità, passaporto, lasciapassare, foto autenticata.....(dus)piacere di conoscerti burocrazia italiana!


Non pensavo avrei avuto ansia dal passare del tempo. Sapere quanto ogni momento passi velocemente, quanto ogni momento sia speciale e irripetibile, vedere il mio bambino cambiare giorno dopo giorno così nettamente... mi terrorizza(va)! Come potevo riuscire a godermi al 100% il presente? Come riuscire a fermare un po' questi attimi, tutti questi attimi speciali? Essere grata per questa gioia, pienamente, nel presente conservando però tutti questi momenti nella mia memoria? Non pensavo sarebbe stato così traumatico e così difficile lo scorrere del tempo e il crescere di mio figlio.


E allora di questo primo mese insieme voglio conservare:

i bacini sul collo che allunga gradualmente per riceverne sempre di più, gli occhi incantati e i sorrisini che aumentano quando gli canto le nostre ninnananne alternative, il bagnetto, non il primo, ma il secondo, sul fiore di spugna, con il massimo relax, l'appagamento nel riprendere in braccio il mio bimbo dopo una giornata di ziette a coccolarselo, gli assurdi sorrisi dopo l'aspirazione dei muchi, il risveglio mio e di Jonas causa rigurgito mirato su entrambi, le poppate di notte, abbracciati e risvegliarsi insieme con le manine che mi massaggiano il seno o la pancia, il suo papà incantato, con gli occhi dell'amore che mi dice 'quanto è bello, quanto è amato'.


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