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Sono una selvaggia, Erickson Editore

di Irene Biemmi e Ilaria Urbinati


Oggi vi parlerò un po' del primo libro che ho deciso di leggere ad Hector: 'Sono una selvaggia'.

Il libro fa parte della collana 'Capire con il cuore' della Erickson Editore.

La collana nata per permettere a tutti di approfondire argomenti più o meno difficili in modo «psicologicamente corretto».


La storia

E' la storia di una bambina di nome Anna, che vi porta con sè durante la sua giornata, dal risveglio alla nanna.

Anna non è una bambina fuori dal comune, diversa, ma semplicemente una bambina allegra che ha la possibilità di vivere, giocare spontaneamente, senza vincoli legati alla sua appartenenza di genere!


Lo spirito selvaggio

Anna si descrive e descrive il modo in cui compie molte azioni durante la sua giornata tipo usando il termine 'selvaggio'.

Vitalità, energia ed esuberanza nelle bimbe viene spesso tradotto col termine 'maschiaccio'. Questo aggettivo rende chiaro alle bambine (e il corrispettivo maschile anche ai bambini) che il mondo in cui vivono è diviso in due, il mondo dei maschi e quello femmine, e che questa divisione include anche una serie di attività, aspetti della personalità concessi o meno a maschi e femmine.


Il termine selvaggio invece richiama la libertà di ognuno di noi di poter essere noi stessi, di vivere il mondo senza limiti di genere.

Bambine e bambini possono quindi sperimentare e immaginarsi in molteplici ruoli differenti, esprimendo loro stessi in maniera autentica e serena, potendo così trovare la loro strada.



Anna non è unicamente selvaggia. Il libro percorre tutti gli aspetti della sua personalità, facendo quindi notare che si può essere selvaggi, ma allo stesso tempo sognatori, affettuosi, avventurosi, timidi in occasioni diverse!


Extra: consigli per una lettura ragionata

Come spesso si trova alla fine dei libri della Erickson, anche questo include un fascicoletto per i genitori!

All'interno troverete spiegato il libro e l'importanza di leggere una storia no-gender ai bambini, ma anche delle domande di riflessione alla fine della lettura da proporre ai bambini.

Perchè leggere una storia del genere ad Hector?

Ho deciso che questo sarebbe stato il suo primo libro.

Hector, come tutti gli altri bimbi del mondo, è l'uomo di domani. Mi auguro che possa essere un mondo in cui il genere umano possa sentirsi libero di esprimere se stesso e lasciare gli altri esprimere loro stessi in maniera serena, autentica e creativa.

Quello che posso fare è allora crescere mio figlio in un ambiente familiare in cui non esistano ruoli, comportamenti da maschio o da femmina, cose che fa la mamma e cose che fa il papà, giochi, libri o vestiti da maschio.

Questo libro è il giusto inizio per mostrare cosa desidero di più per mio figlio: la sua libera, selvaggia felicità.



Ringrazio ancora la Erickson Editore per la possibilità di recensire questo meraviglioso libro.












 


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